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(RIPRESA) di Philippe Faucon, con Valentine Vidal, Tita Susani
(Francia, 1996)
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Barbara, diciassettenne in crisi d'insofferenza, sembra pure minacciata dall'anoressia; se non fosse - sappiamo, non c'è un nesso - per il fatto di essere piuttosto in carne. Guai pure maggiori l'attendono al centro terapeutico; s'innamora di ex-tossico e finisce per ritrovarsi positiva all'AIDS. Il film dell'autore del sensibile MURIEL FAIT LE DESEPOIR DE SES PARENTS (fuori conc. a Locarno nel 95) può essere visto in due modi. Come un film sull'AIDS: ed allora appare utilissimo (per la sua semplicità, la sua chiarezza) quanto inevitabilmente schematico e didattico (per esattamente le stesse ragioni). Oppure, come un film sulla sua protagonista, Barbara. Ed allora conferma le doti per le quali Faucon si era fatto notare: una grande sensibilità nell'entrare in contatto con i suoi attori adolescenti, uno sguardo acuto sulla famiglia, sul passaggio sempre delicato verso l'età adulta. È tanto, è troppo poco? Ciò che è certo che con il suo prossimo film Faucon dovrà darci ancora di più.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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