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BURNING
(BEONING)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 17 settembre 2018
 
di Lee Chang-dong, con Steven Yeun, Yoo Ah-In, Joong-ok Lee . (FOR ENGLISH VERSION SEE BELOW) (Corea del Sud, 2018)

Ottenibile in DVD/Blu-ray

 

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Ignominosamente dimenticato dalla giuria di Cannes 2018, è il sesto lungometraggio del regista sud-coreano che ha creato nel tempo soltanto meraviglie (di quanti possiamo dire la stessa cosa?): OASIS (2002), SECRET SUNSHINE (2007), POETRY (2010)... Ed ora questo sublime BURNING....

In un film nel quale la labilità delle certezze si tramuta continuamente in energia poetica è la storia di Jong-soo, giovane commesso, aspirante scrittore, che incontra casualmente Hae-mi, la vicina di un tempo da lui allora considerata brutta. Ora, le cose sono cambiate, lei si concede, lui s'innamora. Lei, parte in viaggio; non senza avergli chiesto di occuparsi in sua assenza del gatto. Ritornerà, finalmente: ma in compagnia di Ben, ricco e misterioso. Ben con la Porsche Carrera, Jong-soo con l'utilitaria scassata.

Sullo sfondo di un paesaggio dall'indefinibile, scostante bellezza, la passione si stempera in una rabbia dolce e crepuscolare che finirà assorbita per sempre nelle nostre memorie. L'arte del non-detto scivola dal dramma sentimentale al thriller dell'ambiguità, dalla cronaca tranquilla del quotidiano al malessere sociale. Solo allora, il velo poetico si squarcia in una sequenza da isola deserta: di fronte ai suoi due uomini Hae-mi si spoglia, e danza sullo sfondo del sole che scompare all'orizzonte.

L'eco della natura si confonde allora in una delle più mirabili improvvisazioni di Miles Davis, Ascensore per il patibolo, mentre l'ardore della sensualità sconfina in melanconia .

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* * * *  BURNING (BEONING),  by Lee Chang-dong, with Steven Yeun, Yoo Ah-In, Joong-ok Lee (South Korea, 2018)

Available in DVD/Blu-ray or VOD/streaming etc.        Review date: September 17, 2018   

Ignominantly forgotten by the Cannes 2018 jury, this is the sixth feature by the South Korean director who has created nothing but wonders over time (how many can we say the same?): OASIS (2002), SECRET SUNSHINE (2007), POETRY (2010),... And now this sublime BURNING.....

In a film in which the listlessness of certainties is continuously transformed into poetic energy is the story of Jong-soo, a young salesman, an aspiring writer, who accidentally meets Hae-mi, the neighbour he then considered ugly. Now, things have changed, she indulges, he falls in love. She leaves on a trip; not without asking him to take care of the cat in his absence. She returns, at last: but in the company of Ben, rich and mysterious. Ben with the Porsche Carrera, Jong-soo with the broken-down hatchback.

Against the backdrop of a landscape of indefinable, unsettling beauty, the passion melts into a sweet, twilight anger that will end up being absorbed forever in our memories. The art of the unspoken slips from sentimental drama to the thriller of ambiguity, from the quiet chronicle of everyday life to social malaise. Only then does the poetic veil tear into a deserted island sequence: in front of his two men Hae-mi undresses, and dances against the background of the sun disappearing on the horizon.

The echo of nature then blurs into one of the most admirable improvisations of Miles Davis while the ardor of sensuality borders on melancholy.

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