Uno dei rari film politici di Cannes 2012, uno di quelli dai quali i fedelissimi escono qualificandolo d'interessante. Rendendo complicato dissentirne.DOPO LA BATTAGLIA ha tutta la simpatia che merita questo primo film (più di fiction che documentario) destinato a illustrare i moti della Primavera Araba. Quelli egiziani in questo caso. con l'encomiabile buona volontà di scavarne le effettive motivazioni, le ancestrali manipolazioni; e le antiche maledizioni che gravano i Cavalieri delle piramidi. Coloro che inforcarono cavalli e cammelli per disperdere ferocemente i dimostranti di PiazzaTahrir, in ambigua combutta con il vacillante potere.
Ma anche il film "interessante" arrischia di spuntare la sua arma più efficace, la credibilità, quando non è sorretto dall'arte dello stile nella scrittura.
Forse nell'urgenza di rispondere ai tempi dell'attualità politica, il film dell'onesto Yousry Nasrallah è scritto con un'approssimazione sconsolante, nel rigore della regia, il flusso prevedibile delle situazioni, la scelta e la resa degli attori. E' troppo, anche per l'ormai storica Piazza Tahrir.