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di Rolf de Heer, documentario
(Australia, 2006)
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Buona idea, quando si ha sottomano una meravigliosa natura incontaminata come quella australiana, più la garanzia etnografica delle fotografie riprese nel 1930 da Donald Thompson, più il riflesso di stagni e di miriadi di oche selvagge che sembrano messe li apposta, quella di ricreare allegorie eco-filosofiche basate sulle storie degli aborigeni. Specie se queste finiscono per contenere, in nuce, quelle che capiteranno millenni più tardi. L'australiano Rolf de Heer aveva smosso il torpore mediatico di Cannes nel 1998, descrivendo in DANCE ME TO MY SONG gli amori, provocatoriamente fisici, di una handicappata all'ultimo stadio. Qui arrischia il disincanto: quando alle prime, stupende immagini del bush idilliaco immerso nei suoni della natura e ripreso dall'elicottero a volo radente subentra l'incessante commento off. Ed una meccanica drammaturgica che arrischia di evacuare tutto quel naturale.
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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