Il tema del doppio è un vecchio pallino di de Palma: come non bastasse, qui il protagonista di personalità ne ha addirittura cinque, anche se non è sempre facile tenere il conto. L'autore di VESTITO PER UCCIDERE era qualcuno capace di filmare. Anche in questo garbuglio sul solito psichiatra pazzo che per i suoi esperimenti d'ingegneria genetica rapisce bimbi sfruttando l'Io multiplo della propria discendenza (se ho ben capito) sussistono scampoli: intrecci d'incubi e realtà, polivalenze ambigue delle immagini tendenti a destabilizzare (oltre che intimorire) lo spettatore.
Già nelle sue opere migliori del nostro emulo sempre a miglior mercato del vecchio Hitch, tutto ciò avveniva a totale detrimento del razionale, per nemmeno scomodare il credibile. Figuriamoci in questo isterico esercizio di riprese sghembe e di smorfie al grandangolare: che ne direbbe l'implacabile, minuziosissimo autore del pluri-saccheggiato PSYCHO di queste compiaciute, confusionarie citazioni?