Il titolo originale è quello di un celebre tema del pianista Errol Garner; la vicenda è quella che sarà enfatizzata in seguito da ATTRAZIONE FATALE, attento a a lasciarti tentare, che arrischi d'incontrare quella che ti perseguiterà magari fino alla follia; la regia è la prima di Clint Eastwood, con la tutela di Don Siegel, che appare come barista (pure il suo, un esordio) nel film.
Ad immagine dello stimolante commento musicale (ben nota è la passione dell'autore di BIRD per il jazz; in una sequenza girata al festival di Monterey appare pure Cannonball Adderley, mentre il passaggio lirico del film si costruisce su una delle più belle canzoni di Roberta Flack) BRIVIDO NELLA NOTTE si sviluppa sulle tensioni dinamiche del thriller: ma -ed è qui che si nota lo zampino del futuro, grande cineasta- i tempi sono egualmente quelli languidi e già decadenti delle situazioni sentimentali, densi ed ambigui di una sensualità esplicita che l'idiosincrasia erotica hollywoodiana aveva sempre evitato.
Ci sono ancora tempi morti, scadenze prevedibili e qualche ingenuità, ma la partecipazione all'intimità dei personaggi (finanche a quella della perlomeno indisponente intrusa) rende al film una sua umanità già insolita. E preannuncia le rivisitazioni dei generi cinematografici che seguiranno.