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  Stampa questa scheda Data della recensione: 14 febbraio 2017
 
di M. Night Shyamalan, con James McAvoy, Anya Taylor-Joy, Betty Buckley (Stati Uniti, 2016)
 

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Kevin ha già svelata alla psichiatra di fiducia ben ventitré diverse personalità. Ma la ventiquattresima, quella più ambigua ed ovviamente minacciosa, la tiene ancora ben nascosta nell' intimo (sennò non avremmo neppure il film). Spinto a rapire tre adolescenti, fra le quali la svelta Casey, Kevin avrà il suo bel daffare per gestire tutto ciò che convive nel proprio subcosciente...

Autore celebrato dalla critica attorno agli Anni 2000, favorito da un grande successo popolare che gli permetterà anche cast di gran lusso,  il  cinema horror-fantastico-metafisico (ll sesto senso (1999), Signs (2001), The Village (2004)) di Night Shyamalan sembrava sulla china discendente. Per una parte della critica, questo suo ultimo lungometraggio (libero, forse, dalle costrizioni imposte dai cast sontuosi di cui sopra) sembra rilanciarlo alla grande.

Il succo a prima vista della faccenda (tre ragazzine sequestrate in cantina) non è  il massimo delle novità. Ma ciò che concorre a lievitare il cinema del regista di origine indiana è l'intuizione superiore, a tratti affascinante, della regia. Basterebbe infatti la dinamica delle prime sequenze del film ( un padre al supermercato che si fa soffiare sotto il naso le tre fanciulle dallo psicopatico di turno) per renderci attenti. Quanto segue negli spazi claustrofobici verrà infatti esaltato dalla qualità  di certi sguardi del cineasta. Sorprendente nella sceneggiatura per nulla contorta, interpretato alla perfezione dall'inquietante James McAvoy ben contrastato dalla svelta ventenne Anya Taylor-Joy,Split ha di che deliziare gli aficionados del genere. E incuriosire anche i più refrattari al thriller post hitchcockiano.

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Kevin has already revealed to his psychiatrist twenty-three different personalities. But the 24th, the most ambiguous and obviously threatening one, he still keeps well hidden inside (otherwise we wouldn't even have the film). Driven to kidnap three teenage girls, including the quick-witted Casey, Kevin will have his work cut out for him to deal with all that coexists in his subconscious...

A critically acclaimed author in the 2000s, favoured by a great popular success that allowed him to be cast in luxury, Night Shyamalan's horror-fantastic-metaphysical films (The Sixth Sense (1999), Signs (2001), The Village (2004)) seemed to be on the downward slope. For some critics, this latest feature (free, perhaps, from the constraints imposed by the aforementioned sumptuous casts) seems to give him a fresh start.

The gist of the matter at first glance (three young girls kidnapped in a cellar) is not the greatest of novelties. But what makes the Indian-born director's work so much better is his superior, at times fascinating, directorial intuition. The dynamics of the film's first sequences (a father at the supermarket who has the three girls stolen from under his nose by the psychopath on duty) are enough to alert us. What follows in the claustrophobic spaces will in fact be enhanced by the quality of certain looks of the filmmaker. Surprising in its not at all convoluted screenplay, perfectly interpreted by the disturbing James McAvoy well contrasted by the quick twenty year old Anya Taylor-Joy, Split has something to delight the aficionados of the genre. And to intrigue even those most resistant to the post-Hitchcockian thriller.

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