di Sergio Bianchi, con Cecil Thiré, Betty Gofman, Daniel Dantas
(Brasile, 2000)
La condizione drammaticamente contraddittoria del Brasile contemporaneo grazie a due altre contraddizioni: fra il documento e la finzione. Sulle differenze - di classe, di razza, di psicologia - Bianchi costruisce una analisi sociale e politica lucida e crudele; ma non per questo arida e schematica. Al contrario, agile, musicata e allegra come quella cultura. A colpi di contrapposizioni (la miseria morale della ricchezza del Sud e quella irrimediabilmente materiale del Nord) il film si costruisce provocatoriamente e ludicamente con energia e fantasia su un drammatico spaccato del nostro tempo.