Dopo aver visto il secondo film di Jaeckln, HISTOIRE D'O, confesso di non aver avuto il coraggio di rivedere questo, a due anni di distanza dalla sua prima apparizione. Il discorso non cambia, Jaeckin è un buon fotografo di moda. I suoi film, e la sua filosofia erotica, sono trasposte di peso dalle pagine di Marie Claire e di Lui. La celebre sequenza dell'aereo, che nel libro aveva un certo qual potere di suggestione qui, se ben ricordo, invita piuttosto a prendere il treno. Ma già, travolto da successive e maggiori sensazioni, il pubblico pare si sia dimenticato della povera Emmanuelle se non della bella Sylvia. E del film ci si ricorderà, soprattutto, per l'esilarante personaggio di Alain Cuny.