Fumagalli
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Per adattare allo schermo le cronache scottanti degli anni Cinquanta a Brooklyn ispirate dalle pagine ormai cult dei racconti di Hubert Selby Jr., c'è voluta la mano, non proprio leggera di un tedesco: l'autore di NOI RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO. E gli amatori d'emozioni forti (più di sesso - omo ed etero - droga e rock and roll, che di presunte questioni sindacali) troveranno pane per i loro denti.
Intendiamoci, non che tutto sia, magari anche solo tecnicamente, da buttare: una sceneggiatura che ricompone abilmente la frammentarietà del materiale letterario, una stile di ripresa e di montaggio che traduce con efficacia, se non con discrezione il concetto del pugno nello stomaco. E Jennifer Jason Leigh: che dopo quello di UN PESCE CHIAMATO WANDA, sforna dal nulla (o, se preferite, da tanta volgarità) un altro personaggio di miracolosa consistenza.
Come il cinema di Alan Parker, o ai suoi tempi di Peckinpah, quello di Edel si fa largo a sciabolate: in nome di una violenza che vorrebbe denunciare un'altra violenza. È sulla sincerità di questo assunto che si traduce il giudizio - morale, ma anche estetico - del film: una sincerità che, onestamente, esitiamo a sottoscrivere.
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Uscita in DVD:
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Dall'archivio:
Sì
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Datarecensione:
(es. 31/12/01)
Datainserimento:
(es. 31/12/01)
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