Una donna riceve un pacchetto: contiene cibo e viveri inviati al di lei marito che si trova in carcere, rispediti al mittente senza spiegazioni. Decide quindi di intraprendere un viaggio lungo e sempre più travagliato in Siberia per cercare di vedere il marito detenuto.
Tutte le premesse per un grande film smisuratamente trasposte in un film greve. In bonus (meglio, in malus) un finale pseudo felliniano che non alleggerisce l'impresa. Da parte di un regista, non dimentichiamolo, capace di ben altre cose.