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di Giuseppe Piccioni, con Sandra Ceccarelli, Luigi Lo Cascio, Silvio Orlando
(Italia, 2001)
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Innamorato di una scostante madre single (Sandra Ceccarelli, Interpretazione Femminile a Venezia, accettabile al limite ), l'autista Luigi Lo Cascio (idem per quella Maschile, vieppiù risibile) diventa il braccio destro dell'usuraio Silvio Orlando, al quale lei deve i soldi. Le regole del melodramma, per carità, permettono ogni dismisura. Ma quelle di LUCE DEI MIEI OCCHI (e tre: Leone d'Oro, che sconfina nell'assurdo) sembrano dimentiche di tutto ciò che governava il bel film precedente di Piccioni, FUORI DAL MONDO: l'attenzione discreta alle psicologie, alle solitudini, all'osservazione del quotidiano. Affogato nella lagna insopportabile del commento musicale, delle riprese flou al teleobbiettivo, di un commento off di tono fantascientifico che c'entra come i cavoli a merenda è proprio ciò che manca a LUCE DEI MIEI OCCHI: una motivazione, anche sentimentale, anche fumettistica. Qualcuno vorrà spiegarmi, ad esempio, perché ad una madre da manuale, che si sfianca al lavoro da anni per tirare a campare, che si rifiuta all'amore ed alla consolazione, che si concede al più premuroso e disinteressato dei poveri cristi una volta sola per dovere e non di certo per piacere, qualcuno mi dirà perché dei nonni cattivissimi vorrebbero e potrebbero toglierle l'adorata figliola?
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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