LOCARNO 2017: COME DA TEMPO, MEGLIO IL CONCORSO DELLA PIAZZA
Settantesima edizione del Festival del film di Locarno, secondo soltanto alla Mostra di Venezia nell’essere considerato il più antico dedicato al Cinema; e contemporanea adozione della sua novella, sbrigativa definizione di “Locarno Festival”. Il miracolo di tante nuove, bellissime sale di proiezione; e il peccato di troppi film che sanno di espediente per riempirle. Dei Concorsi che riescono ad offrire stimolanti sorprese, malgrado un’annata che ha visto anche l’onnipotente Cannes dar segni d’incertezza. Una sezione, perlomeno, di troppo (Signs of Life, che ancora non si è capito cosa ci stia a fare?). E l’imbarazzo, il più grave, risultante dai troppi “film che tutti possono capire”, che da troppi anni mortifica la splendida platea degli ottomila.