Da colui che è considerato il più grande documentarista cinese (in Concorso al prossimo Festival di Locarno con il suo ultimo Mrs. Fang) uno sguardo epurato, come sempre nei suoi film, fino all'esasperazione. Ma mai secondo un freddo calcolo intellettuale, mai secondo il principio dell'esercizio di stile.
Nasce cosi la riflessione memorabile sulle prigioni del regime nel deserto del Gobi degli Anni Cinquanta, la fuga impossibile, la sopravvivenza .
Un realismo ai confini dell'ammissibile che sfocia nell'energia del cinema politico.