CAPOLAVORI DA RIVEDERE: IN DVD, STREAMING, VOD...
Il procedimento che regge questo celebre film sulla pittura è noto: una tela, resa trasparente dalla luce, dietro la quale è posta la cinepresa dell'autore di Les diaboliques. E su questa tela, immacolata, vediamo posarsi i primi segni; poi le linee, quindi le macchie di colore che Picasso, dall'altra parte del cavalletto, sta dipingendo. Il processo è mostrato tal'ora in tempo reale e dall'altra parte con un montaggio progressivo, con le diverse tappe della creazione che da diverse ore si concentrano in pochi minuti. In un caso come nell'altro, IL MISTERO PICASSO è sorretto dall'incomparabile felicità d'invenzione del genio picassiano: dai primi, velocissimi tratti, agli ultimi che completano un quadro che già ci sembrava perfetto, passando attraverso i mutamenti d'ispirazione, i ripensamenti, persino le cancellature, ognuno di questi itinerari è un viaggio nelle meraviglie del genio.
Non solo: questa genesi eternamente rinnovata, proprio per la sua ripetitività, proprio per la facilità portentosa che la ispira, diventa un omaggio commovente all'invenzione dell'uomo, al suo sogno di creare, di spiegare, partendo da quel nulla che, ognuno a modo suo, tenta d'interpretare.
IL MISTERO PICASSO testimonia infine di un altro miracolo: quello della fusione di due linguaggi. Il cinema non è infatti soltanto semplice testimonio: nell'umiltà del ruolo che Clouzot gli ha destinato, il fotogramma cinematografico alimentato dal montaggio ed eventualmente dal commento sonoro e musicale, penetra nel processo creativo pittorico. Fino a spiegarlo, a dettarne i ritmi e le finalità, come in quella straordinaria sequenza durante la quale Picasso deve terminare il dipinto in pochi minuti poiché rimangono soltanto alcuni metri di pellicola nel caricatore. Allora, l'armonia del contrappunto tra i due mezzi espressivi diventa una nuova ragione di meraviglia.