In un due locali storico con vista sull'oceano di Recife l'immensa Sonia Braga vive solitaria i suoi 65 anni. E il Brasile contemporaneo; mentre ripensa al compleanno dei propri trent'anni, quand'era circondata dalla sua grande famiglia.
La superficie del film è quella della telenovela; l'interno di una sensibilità a fior di pelle. Mentre la vicenda racconta della sua lotta con i promotori immobiliari ormai proprietari di tutto ciò che la circonda.
Secondo film dell'intrigante regista dopo l'ottimo Bruits de Recife, Aquarius rimane indelebile nella mente per la straordinaria fisicità dell'attrice sessantenne; ma. al tempo stesso, per una libertà di tono nell'abbandonare quello della telenovela che si riallaccia in modo moderno alla tradizione e alla cultura locale. Ormai una rarità, che Cannes avrebbe dovuto premiare nel 2016.