(For English version see below - www.filmselezione.ch - 3800 reviews since 1950 at your disposal)

CAPOLAVORI DA RIVEDERE:  IN DVD, STREAMING, VOD...

Nessuno ha dimenticato il primo film coreano della propria vita, il meraviglioso PERCHE' BODHI DHARMA E' PARTITO PER L'ORIENTE. Ed ecco che, 15 anni dopo quella rivelazione a Locarno, un altro personaggio eccentrico, nato pittore come quel Yong-Kyun Bae autore di film disparati, violenti o raffinati, Kim Ki-Duk ci riporta a quelle inimitabili fusioni fra l'ordine della natura e la serenità della dimensione spirituale proprie alla cultura buddhista. Lo stesso percorso iniziatico (un ragazzino cresce ed apprende accanto ad un monaco su un piccolo tempio galleggiante nel mezzo di un lago fra le montagne), l'identico amalgama fra la disciplina della conoscenza ed i rinvii eterni ai quali ci riconduce l'alternanza delle stagioni. Indicibile bellezza; ma colta non soltanto per il suo piacere (anche se un impercettibile sospetto di compiacimento finirà per sfiorare i più maliziosi fra gli spettatori…), quanto per fare da tela di fondo ad una riflessione esistenziale, concreta e anche violenta, mistica e laica al tempo stesso.

Pare che Confucio, per avere ucciso un uccellino da bambino, fosse stato turbato dal rimorso per tutta la vita : cosi succede al piccolo protagonista di PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO …E PRIMAVERA. Altre energie e significati si aggiungono allora a quelle più evidenti di una saggezza acquisita nell'incontro con le leggi dell'ordine naturale. Il rispetto per gli animali, la scoperta della sessualità dipinta con l'evidenza di un ardore per nulla allusivo; ma pure la crudeltà. Di una condizione che non concede ad una natura umana priva di innocenza, ad un individuo che si è lasciato sedurre dalla passione e dalla sensualità, altra scelta dell'espiazione della colpa, per non dire del rifugio nella violenza. Le pulsioni dell'istinto e l'ascetismo della meditazione e della contemplazione: fra questi due poli il film segue le oscillazioni dell'elemento liquido. Dal torrente che amplifica il piacere dei giovani amanti, a quel lago sul quale il tempio galleggiante rincorre l'orizzonte come l'ago di una bussola, alla pioggia che purifica e guarisce, alla superficie ghiacciata sotto la quale colpevolezza ed espiazione riconducono inesorabilmente.

Per aver fallito nel suo compito di passare la conoscenza, al maestro riesce quel ricorso alla morte che è invece negato all'allievo colpevole. Ma è nel rito naturale del disgelo che, contro ogni apparenza, la natura si riappropria delle proprie leggi, cosi più forti di quelle degli uomini. E restituisce nuove e sempre identiche situazioni, in un ciclo nel quale gli individuo eternamente si consolano e rigenerano.

====================================================================

* * * *   SPRING, SUMMER, AUTUMN, WINTER AND SPRING, by Kim Ki-Duk, con Oh Young-su, Kim Ki-duk, Kim Young-min (South Korea (2003)

Date of review: 15 June 2004

No one has forgotten the first Korean film of their life, the marvellous WHY BODHIDHARMA WENT TO THE EST. And now, 15 years after that revelation in Locarno, another eccentric character, born a painter like Yong-Kyun Bae, author of disparate, violent or refined films, Kim Ki-Duk, takes us back to those inimitable fusions between the order of nature and the serenity of the spiritual dimension typical of Buddhist culture. The same initiatory path (a young boy grows up and learns alongside a monk on a small floating temple in the middle of a lake in the mountains), the same amalgam between the discipline of knowledge and the eternal references to which the alternation of the seasons leads us. Unspeakable beauty; but captured not only for its own pleasure (even if an imperceptible suspicion of complacency will eventually touch the most mischievous of spectators), but also to act as a background canvas for an existential reflection, concrete and also violent, mystical and secular at the same time.

It seems that Confucius, having killed a bird as a child, was troubled by remorse all his life: this is what happens to the little protagonist of SPRING, SUMMER, AUTUMN, WINTER AND SPRING. Other energies and meanings are then added to the more obvious ones of a wisdom acquired in the encounter with the laws of the natural order. Respect for animals, the discovery of sexuality painted with the evidence of an ardour that is not at all allusive, but also cruelty. A condition that does not allow a human nature devoid of innocence, an individual who has allowed himself to be seduced by passion and sensuality, any other choice than expiation of guilt, not to say refuge in violence. The impulses of instinct and the asceticism of meditation and contemplation: between these two poles the film follows the oscillations of the liquid element. From the stream that amplifies the pleasure of young lovers, to the lake on which the floating temple chases the horizon like the needle of a compass, to the rain that purifies and heals, to the frozen surface under which guilt and expiation lead inexorably back.

For having failed in his task of passing on knowledge, the master succeeds in that recourse to death which is denied to the guilty pupil. But it is in the natural rite of thawing that, against all appearances, nature regains possession of its own laws, so much stronger than those of men. And it returns new and always identical situations, in a cycle in which individuals eternally console and regenerate themselves.

Translated with www.DeepL.com/Translator

www.filmselezione.ch

3800 reviews since 1950 at your disposal

For information or comments: info@filmselezione.ch