Opera prima di un cineasta dal talento certo. Sul tema (non proprio limpidissimo) della violenza che si perpetua nei confronti degli uomini di buona volontà dei territori dell'Est europeo, lo sguardo del regista seduce: contemplazioni allentate che si alternano a primi piani drammatici, illuminazioni violente a chiaroscuri ambigui, montaggio spregiudicato assicurano una patina che potrebbe risultare avvincente.
E' però l'assemblaggio di queste sequenze anche privilegiate a mancare: per cui la progressione si stempera, i significati del discorso latitano. Si fa una fatica boia, direbbe Fantozzi, a capirci qualcosa; che non siano i singoli, a tratti affascinanti istanti.