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di Frédéric Mermoud, con Gilbert Melki, Emmanuelle Devos, Nina Meurisse
(Svizzera, 2009)
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Al suo primo lungometraggio, dopo una carriera più che onorevole fra i cortometraggi culminata con L'escalier, Premio Miglior Svizzero e Rachel, nominato ai Césars francesi, Frédéric Mermoud conferma la padronanza della propria visione cinematografica. Ma anche la relatività delle proprie ambizioni. Questa inchiesta condotta dall'ispettore (un sempre ottimo Gilbert Melki) e dalla sua compagna Emmannuelle Devos sulla scomparsa di un giovane, ritrovato in un fiume dopo essere transitato dalla prostituzione alla droga, gli permette di entrare nel mondo dei diciottenni oltre che in quello delle inchieste poliziesche. Forse utilmente (per le fortune commerciali del film), sono proprio queste ultime ad avere il sopravvento nel film. Che si indirizza con decisione ed efficacia nei meandri oscuri del genere: ma che, nella sua pulizia, finisce per confondersi con le atmosfere dei noir dilaganti sugli schermi televisivi.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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