di Christine Repond, con Saladin Dellers, Naftali Wyler, Basil Medici
(Svizzera, 2010)
Opera prima girata per un milione di euro, il film della basilese residente a Monaco di Baviera è tra i più promettenti dell'ultima produzione svizzera. L'ambiente è quello dell'Oberland bernese, particolarmente profondo sotto la neve. La storia quella tradizionale dell'adolescente disadattato che fatica a trovare l'anima gemella quanto una vocazione qualsiasi; con qualche curiosità di troppo nei confronti del gruppetto di naziskin che circola nel villaggio... Lo stile sarà anche troppo ispirato al Van Sant di PARANOID PARK; anche se c'è di peggio come fonte. La sceneggiatura ha qualche falla di troppo rispetto ad una regia sempre ispirata; ed il finale è un po' tronco. Ma il ragazzino (lo studente Saladin Dellers scoperto in una scuola di Berna, giustamente candidato a Premio svizzero)) è una rivelazione, la direzione degli attori in genere è intima e attenta, la qualità dello sguardo è di una naturalezza assente di solito in un cinema ingessato come quello svizzero. Con qualche ripetizione (che fa parte del gioco) la Repond sposa l'ambiente (egualmente realistico e fantastico) legandolo alle psicologie con l'energia di una sensualità che rende il tutto (a cominciare dai giochi inevitabilmente cretini fra i ragazzini) assolutamente credibili.