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THE SUBSTANCE - ALBERT HOFMANN'S LSD Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 19 marzo 2012
 
di Martin Witz, documentario (Svizzera, 2011)
 
Proiettato all'ultimo Festival di Locarno nella sezione Cineasti del Presente, nominato fra i migliori documentari svizzeri dell'anno ai recentissimi Quartz nazionali (poi assegnati a VOL SPECIAL di Melgar e, per la fiction, a GIOCHI D'ESTATE di Rolando Colla) THE SUBSTANCE è al tempo stesso un film sorprendente, interessante e equilibrato. Sorprendente per la vicenda raccontata, che è quella, tuttora ancora inconclusa, dell'LSD. Di come, nel 1943, il chimico basilese Albert Hofmann ne scopre casualmente il principio attivo e ne sperimenta su sé stesso gli effetti dalla sconvolgente potenza. Di quanto il dietilamide-25 dell'acido lisergico sconvolgerà in seguito il mondo: dapprima come medicinale fornito dalla Sandoz, e destinato a provocare, eventualmente curare le psicosi, quindi come opzione, per l'armata americana, di alleviare l'angoscia dei giovani inviati in Vietnam. Meglio ancora, per trasformarlo in arma chimica allo scopo di "destabilizzare" il nemico. Ed infine, ed è l'aspetto più radicato nelle memorie, per gli effetti culturali e sociali di una diffusione che si farà sfrenata.

A partire dagli anni Sessanta l'LSD sfugge agli ospedali per invadere le piazze: hippies e artisti ne fanno uso e ovviamente abuso per dinamizzare i movimenti della contro-cultura, militanti e pacifisti per contestare la politica militare americana, le giovani generazioni per esprimere la loro ribellione nei confronti di ideologie ed istituzioni che porteranno al Sessantotto e a quanto sappiamo. Ne bastava e avanzava perché, dopo avere denunciato che l'allucinogeno non si limitasse a far scoprire inediti orizzonti sensoriali agli adolescenti ma potesse condurli alla follia e al suicidio, Ronald Reagan ne proibisse drasticamente l'uso nel 1966.

Saggiamente, il regista Martin Witz ( DUTTI DER RIESE, 2007, sul fondatore della Migros) non prende posizione sul litigio che potrebbe nascere con quanti auspicano una "riabilitazione" dell'LSD: non fosse che per un suo utilizzo fra le terapie palliative che vengono illustrate nel finale del film. Si limita ad illustrarne, con materiale anche originale diligentemente accostato dal montaggio, gli spettacolari, ormai storici e spesso paradossali aspetti: dal guru storico Timothy Leary che (sempre Reagan) aveva definito l'uomo più pericoloso in circolazione negli Stati Uniti a Jimi Hendrix, alle oceaniche platee tipo Woodstock; dai funghi allucinogeni cari al misticismo dei sacerdoti messicani al fervente apostolato di Ken Kesey, l'autore di QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL CUCULO.

Itinerario istruttivo, eminentemente estetico, visto che per la trascrizione degli effetti Witz non può che ricorrere ai caleidoscopi psichedelici; certamente meno esaltanti e sicuramente più rassicuranti di quelli proposti dal discusso soggetto del film.


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