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di Euzhan Palcy (Francia 1983)
(Martinica, 1983)
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Leone d'argento a Venezia come miglior opera prima, questo film martinichese ha ottenuto nel proprio paese un larghissimo successo popolare. Lo merita: perché, pur essendo il racconto edificante di un ragazzino poverissimo che riesce ad emanciparsi in barba all'idiozia colonialista, non scade mai nel moralismo, nel facile naturalismo, nel sentimentalismo o, se volete, nel terzomondismo. Si è naturalmente liberissimi di preferire, per sostenere l'affrancamento da una secolare condizione di asservimento, l'opera militante "impegnata". Ma il vantaggio di un film cosi classico (e anche così sensibilmente umano) è quello di raggiungere, con il proprio discorso, una platea assai vasta. Costruito con una minuzia che s'indovina umilissima e paziente, con un'attenzione per i rapporti umani che non ha nulla di letterario, Rue cases negres non può che far presa sulla nostra simpatia.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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