Storie - e cinema per ricordarcele - non esattamente inedite. Autore due anni fa di un primo, incoraggiante OUT OF FURNACE, nel quale si dispiegavano eleganti citazioni di grandi cineasti nella resa di atmosfere come Michael Cimino o James Gray, il regista Scott Cooper recidiva. Nel senso di riprendere schemi e personaggi cari alla tradizione del poliziesco, dai grandi classici del genere ai più recenti, Coppola, Scorsese o ancora Gray.

Ma il giochetto, in una sceneggiatura invero pigra che si riassume in gran parte nel far precedere gli scambi verbali fra le parti al loro concretizzarsi nelle scene di azione, la scarsa incidenza degli ambienti della pur referenziale Boston, la ripetitività delle situazioni e la loro prevedibilità rende tutti quei rinvii più controproducenti che stimolanti.