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di Noémie Lvovsky, con Mathieu Amalric, Jean Pierre Léaud, Yolande Moreau
(Francia, 2011)
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Ancora un ritorno all'indietro, back to the future per rivivere la propria vita altrimenti. Fra le regista francesi più sensibili dai tempi del bellissimo esordio di OUBLIE-MOI (1994), Noémie Lvovsky riflette sui misteri impalpabili del tempo con la stessa felicità con la quale si muove fra i sentimenti adolescenziali. Quasi normale che gli riesca questo doppio salto mortale. Interpretando lei stessa la malmaritata Camille che si ritrova sedicenne: ma conservando il proprio corpo di quarantenne
Già succedeva, ricorderete, alla Kathleen Turner di uno dei film più amati di Francis Coppola, PEGGY SUE SI E' SPOSATA (1986); ma nel contesto pragmatico del cinema francese attuale rimane un bel gesto di coraggio. In liceali mocassini e minigonna scozzese l'attrice-regista avrebbe potuto risultare ridicola; se ne esce alla grande è grazie alla sensibilità del tono che riesce ad infondere al proprio film. Comicità, certo, ma pure una malinconia straniante all'interno della gioia di vivere, un'emozione viva e autentica che sposta l'attenzione dai tradizionali tumulti del sesso ai commoventi rapporti con i genitori (una immensa Yolande Moreau nel ruolo della madre). Facilità solo apparente, che nasce dalla complicità con un gruppo di attori provetti.
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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