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ATONEMENT - ESPIAZIONE
(ATONEMENT)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 19 settembre 2007
 
di Joe Wright, con Keira Knightley, James McAvoy, Vanessa Redgrave, Romola Garai, Saoirse Ronan (Gran Bretagna, 2007)
 
Inghilterra 1935, l'espiazione del titolo è quella di un'adolescente altolocata, scrittrice in divenire. Innamorata del figlio della governante nel lusso della tradizionale tenuta vittoriana immagina, intriga, accusa ingiustamente ed infine distrugge la relazione fra il giovane proletario e la sorella maggiore. E' il romanzo di Ian McEwan, che Christopher Hampton riscrive per lo schermo, ne rispetta il significato morale e sociale; ma incastrandone le cronologie, cosi da renderlo più consono ai tempi del cinema. Oltre che ricalcarlo intelligentemente sulla meccanica della genesi letteraria che detterà il dramma.

Si pensa all'indimenticabile IL MESSAGGERO di Joseph Losey, non fosse che per lo scambio di lettere nel castello immerso nella sontuosa campagna inglese. Ma anche perché Joe Wright, autore di un ORGOGLIO E PREGIUDIZIO che già gli permetteva di occuparsi della crudeltà e della perversione nascoste dallo snobismo delle belle maniere, si conferma capace di trasformare la bellezza puramente decorativa in sensualità fremente. In un romanticismo filmato con ammirevole modernismo, attento ai dettagli, ai suoni, ai colori. Un tono. Che nasce dalla finizione di una paletta espressiva, all'interno della quale la presenza magnetica di una splendida Keira Knightley risalta fino a costituire uno degli elementi memorabili del film. Certo, affiora anche una certa tendenza a romanzare che già c'era nel precedente adattamento del libro della Austen; le sequenze della guerra sfiorano l'accademismo, il commento musicale non è esattamente innovativo. Ma lo sguardo del regista rimane di una libertà espressiva costante. Il coraggio, il conforto che può provenire dalla parola scritta si coniugano con la codardia dell'agire, la debolezza dell'essere. E sul finale, originale, nobilitato dall'apparizione di una grandissima Vanessa Redgrave, il film si doppia di una riflessione sulla scrittura, sul suo ruolo catartico, sui condizionamenti morali che urgono all'artista; fino a costituire un valore aggiunto, concreto, al romanticismo del film.


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