Filmselezione - Il cinema visto da Fabio Fumagalli



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CINQUE PER DUE
(5 X 2 (CINQ FOIS DEUX))

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Data della recensione: 4 ottobre 2004

di François Ozon, con Valeria Bruni-Tedeschi. Stéphane Freiss, Géraldine Pailhas, Françoise Fabian, Michael Lonsdale (Francia, 2004)

Come dice il titolo, come nel presunto scandaloso IRREVERSIBILE (senza scomodare le vertiginose vette bergmaniane), cinque scene di vita coniugale. A ritroso, in cinque flashback, come a rivedersi le bobine di un itinerario sentimentale: che, e non è proprio François Ozon a scoprirlo, subisce la corrosione del tempo, del desiderio, della fiducia reciproca. Dapprima il divorzio, allora, davanti al giudice, seguito da un eventualmente sorprendente, furioso amplesso; e prima ancora, una cena con gli amici durante la quale l'evidenza delle crepe e dei sospetti ha ormai superato il livello di guardia di una cinepresa che intendeva limitarsi a cogliere il minimalismo dei segni premonitori; la nascita di un figlio, con il padre tradizionalmente assente; la notte di nozze, con la sposa insoddisfatta che va un po' goffamente a consolarsi per ripicca con uno sconosciuto che sbuca fra i rododendri del giardino dell'albergo. Fino alla nascita dell'amore sulla spiaggia del club di vacanze. Con lo spettatore ormai smaliziato indotto alle delizie della fragilità dell'essere da quanto propone in materia un cineasta ovviamente poco portato al disincanto: la canzonetta italiana, dal solito Paolo Conte a Wilma Goich, da Bobby Solo a Gino Paoli, da Nico Fidenco a Luigi Tenco.

Sarà (come la recitazione della coppia Valeria Bruni-Tedeschi Stéphane Freiss) anche elegantemente gradevole: ma che centra? La risposta sta forse nella dichiarazione sfuggita ad un di ben altri spessori (SOTTO LA SABBIA, ma anche OTTO DONNE): Cominciare come Bergman e finire alla Lelouch. Effettivamente, tutto un programma.

Il film in Internet (Google)