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di Paolo Virzì con Sergio Castellitto, Margherita Buy, Alice Teghil, Claudio Amendola
(Italia, 2003)
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Come farsi accettare da Roma, quando si giunge da Montalto di Castro? Nella Roma proletaria o scicchettosa, rampante o intellettuale, reazionaria o progressista, educata o, soprattutto, burina: quando papà (Sergio Castellito) è un frustrato insegnante di ragioneria, mammà (Margherita Buy) l'annichilita casalinga ad uso maccheroni. E la povera Caterina, che nel coro del paese interpretava Verdi con tanta passione, costretta a rimediare a tanta iattura: per il solo fatto di entrare (con molta, delicata fatica) nella caciara dei rampolli - bene del ginnasio in centro. Quello che dovrebbe permettere di accedere a coloro che contano; indifferentemente, in una delle categorie di cui sopra. C'è un po' di THIRTEEN, il bel film della Hardwicke, nelle tribolazioni di Caterina per identificarsi alle più scafate delle sue compagne. Ma all'italiana, e non solo perché l'autore di OVOSODO e MY NAME IS TANINO rincorre con sicuro profitto certi modi cari agli Scola o Monicelli. Ma per quel suo modo, magari un attimo disordinato e schematico (Virzi calca un po' la mano, come sul personaggio un tanto sottolineato dalla Buy) di sparare all'impazzata in ogni direzione. Rapporti genitore-figli, provincia-città; ma pure sinistra impegnata e destra sdoganata (l'irresistibile profilo di Fini è fin troppo evidente), l'aristocrazia con la erre dell'Avvocato e l'infilata a tratti irresistibile di tuttologhi e presenzialisti. " Sono tutti dello stesso partito: quello di coloro che sanno stare al mondo": ritratto delicato di un caleidoscopio impazzito di volgarità varie, CATERINA VA IN CITTA' ha il merito di dire cose (molto) importanti in modo (molto utilmente) leggero. Satira tagliente e pure accorata; perché Virzi`si sposta con facilità fra i diversi toni. Ed i diversi valori: i pochi validi, ed i tanti fasulli. Senza mai essere cinico o volgare, fino a rimettersi in un cammino che non sia puramente sconsolato. Come recita l'ormai volitiva Caterina: " Pare che le mosche guardino di fianco e i pesci dappertutto. Gli uomini, in avanti ".
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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