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di Pupi Avati, con Neri Marcorè, Vanessa Incontrada, Giulio Bosetti, Sandra Milo, Giancarlo Giannini, Nino D'Angelo
(Italia, 2003)
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Collocandosi a metà strada fra il romanzo di appendice e la ricostruzione burlesco-storico-intimista dell'iniziazione sentimentale e sessuale di un professore dall'immaginario cattolico alla prese con una cieca piuttosto spregiudicata, Pupi Avati conferma l'originalità del proprio cinema. Un modo tutto suo di raccontare le cose piccole (la pensione nella Bologna liberata degli anni 20 dove il protagonista vivrà la sua passione impossibile; la Roma piccolo clericale del padre, sarto papalino interpretato alla grande da Giancarlo Giannini): ma per riecheggiare quelle più universali ed eterne. Cosi, l'osservazione del raffinato quanto apparentemente imbranato professore si fa quella del regista: delicata e malinconica, attenta ai minimi dettagli degli individui come degli oggetti, delle atmosfere come dei sentimenti. Certo, Vanessa Incontrada ha sex-appeal, riccioli ed occhiali da sole da topmodel contemporanea più che da pur scatenata, agiata borghese di quell'epoca. Ma quando Neri Marcorè si aggiunge nel finale alla processione dei seminaristi canadesi il coro non è esattamente liturgico; e intona assai più prosaicamente Alouette. Ad immagine del fuoco che cova sotto le ceneri di un film dalla mansuetudine solo apparente.
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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