Dopo vari notevoli successi (OUT OF SIGHT, ERIN BROCKOVICH, TRAFFIC, OCEAN'S ELEVEN) ed un capolavoro misconosciuto (THE LIMEY), Steven Soderbergh deve aver pensato al classico piccolo è bello. In teoria, allora, FULL FRONTAL ha tutto del salutare bagno di giovinezza.
Soderbergh deve essersi ricordato di dovere la propria notorietà ad uno dei debutti più clamorosi, quello di SEX, LIES AND VIDEOTAPE, Palma d'Oro a Cannes nel 1989. Ed ha chiamato a raccolta gli amici (Julia Roberts, Brad Pitt) per rifare (ovviamente a basso costo) le sperimentazioni dei bei tempi; più qualche riflessione sul cinema (apparentemente) in diretta.
Diciamo pure che, fatto da uno qualsiasi un film come questo sarebbe semplicemente insopportabile. Girato in numerico, camera ovviamente ballonzolante, grana più o meno grossa a seconda dell'illuminazione. Confezionato da questo americano inquieto ed ambizioso, oltre che in odore di ricerca "all'europea", FULL FRONTAL riesce invece come qualcosa di strambo, irritante, a tratti nuovo ed eccitante. Con l'aria che tira da quelle parti, non è poi così poco.