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di Francesca Comencini, documentario
(Italia, 2002)
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Le giornate del G8 di Genova sono state filmate da migliaia di cineprese: ma, una volta tanto, l'inflazione dell'uso delle immagini tipica nella nostra epoca ha condotto ad un insolito, elevatissimo valore morale. CARLO GIULIANI, RAGAZZO si pone al di la di un pur legittimo desiderio di testimonianza. In una dimensione dove si restituisce l'immagine ad un individuo, prima ancora di restituirla alla verità. In questo senso il film onora il ruolo di un cinema troppo spesso ridotto ad un esercizio di mercificazione o di stile. Francesca Comencini ha avuto l'intelligenza della modestia: quella di costruire il film sulla semplicità e la chiarezza rappresentata dalla straordinaria dignità del racconto della madre della giovane vittima. Una ricostruzione che si vuole lontana dalla commozione delle lacrime più evidenti: e che finisce per creare un'emozione ancora più esaltante, quella di due lucidità che si incontrano. Straordinario già per il fatto di aver potuto isolare, fino all'istante fatale, un ragazzino in maglietta in una moltitudine confrontata alla repressione, il documento di Francesca Comencini si carica di una forza di riflessione che solo l'intimità ed il raccoglimento sono capaci di donare.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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