di Jennifer Montgomery (Stati Uniti 1995)
(Stati Uniti, 1995)
Curioso, contradditorio bianco e nero in sedici millimetri di una regista indipendente: sui rapporti fra una studentessa adolescente ed un giovane fotografo accusato in seguito di pornografia. Sotto le spoglie di quello che l'autrice definisce un "boarding school melodrama", un tentativo di sondare i limiti della maturità, dell'età dell'acconsentimento. Autobiografico: nell'89 l'autrice fu sollecitata dall'FBI per ottenere una testimonianza in un caso di pornografia giovanile.
Girato con una camera molto disinvolta, con un gusto per l'inquadratura ed il tono della pellicola sicuramente acuto, una direzione d'attori talora intimista talora semplicemente incerta, il film manca di rigore nella sceneggiatura - e si trascina troppo nella prima parte - per riuscire ad esprimere tutta la forza polemica che anima l'autrice. Le scene di nudo con la ragazza sono filmate con una specie di placida naturalezza piuttosto originale. Anche se la costruzione, che prende forza nel finale, manca del necessario equilibrio.