3829 recensioni a vostra disposizione!
   

ANGELI E INSETTI
(ANGELS AND INSECTS)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 20 maggio 1995
 
di Philip Haas, con Mark Rylance, Kristin Scott Thomas, Patsy Kensit (Gran Bretagna - Stati Uniti, 1995)
 
"L'epoca descritta in ANGELI ED INSETTI è di quelle che avrebbe prediletto Luchino Visconti. A cavallo fra due momenti storici: quello vittoriano delle fantesche che abbassavano lo sguardo quando le incrociavate, cariche di lenzuola profumate, sulle scale; e quello che si avvicina, con l'avvento delle scienze naturali e del darvinismo, di quel positivismo che cerca di spiegare alla grande proprietà aristocratica il protagonista del film di Philip Haas. William Adamson (interpretato da una delle rivelazioni di Cannes 95, Mark Rylance che delizierà oltretutto le signore) è infatti un giovane entomologo che ha fatto naufragio ritornando da quei tropici dove aveva studiato usi e costumi dei nuovi popoli. E catturato rarissime farfalle, che porta ora in dono al padrone di casa, il reverendo Harald Alabaster, collezionista ed illuminato, già conquistato dalle idee di Darwin, e che deciderà di accogliere in casa l'entomologo...

Malgrado le resistenze del primogenito, ottuso difensore delle "leggi del sangue" ("come potete sostenere che un purosangue arabo ed un brocco qualsiasi abbiano la medesima origine, discendano dallo stesso animale?"), l'operazione riesce (apparentemente, ma sennò dove sta il cinema?) alla perfezione: perché William convolerà a nozze con la vogliosa (apparentemente, ma sennò dove sta un film sulla crisi delle società dell'apparire?) oltre che seducente (Patsy Kensit) figliola di casa. Pessima idea. Poiché la prima volta che il nostro si ritroverà chiusa a chiave la camera della sua signora - e cioè appena fecondato l'ape regina - sarà chiaro a tutti (e la prevedibilità è uno dei limiti del film) che si trattava semmai di mettersi con al precettrice di casa (Kristin Scott-Thomas, al solito finissima, quanto mal pettinata e fotografata): l'unica, oltre al vecchio, aperta alla ricerca, alle idee nuove, al lavoro piuttosto che all'ozio.

Il dramma che segue sarà com'è d'uso di tipo sessuale. Ma, l'avrete compreso, il film vorrebbe essere più vicino a Visconti (l'individuo che appartiene all'epoca trascorsa, ma partecipa all'avvento di quella che si avvicina) che a James Ivory: fremiti e passioni nella luce del tramonto che sfiora l'erbetta inglese. Vorrebbe anche essere più moderno e crudele: ed allargare il discorso ad una società che si autoelimina distruggendosi dall'interno, consumandosi in unioni incestuose. Mentre fuori, fra le classi, e più ancora le mentalità che ragionano ed agiscono nasce un'epoca, degli individui, dei sessi finalmente liberi ed illuminati.

Tutti i condizionali non riguardano le intenzioni, al solito ottime, ma i risultati: che sono condizionati soprattutto dai vuoti della sceneggiatura (con personaggi che si assentano troppo a lungo, per essere ripescati quando è ormai troppo tardi per intervenire psicologicamente sul racconto). E dal tentativo della regia, encomiabile ma non sempre condotto a termine, di spaziare nel fantastico: i costumi dai colori sgargianti che come le farfalle studiate dal protagonista esprimono i sentimenti (ad esempio nella scena di seduzione) meglio delle parole."


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda