Alla macchinazione narrata dal film non manca una virgola. Cosi come alla sua efficienza tecnica: un ritmo forsennato, scandito a colpi di porte sbattute, scale affrontate di corsa, sigarette, whisky e tassì mancati per un soffio. Tutta l'esperienza del montaggio hollywoodiano, insomma, per descrivere lo stress - fisico e, come vediamo, pure morale - dei giornalisti. Ma è proprio in questa sua rodata, maledettamente prevedibile perfezione che CRONISTI D'ASSALTO arrischia di perdersi.