Due giovani (River Phoenix riceverà la Coppa Volpi alla Mostra di Venezia), nella spirale - come si usa dire - della prostituzione, droga, erranza. Per sfuggirvi - e per ricadere in un'altra spirale, quella dei rinvii edipici dell'infanzia - uno dei due cade nei momenti critici in una sorta di catalessi; l'altro si prostituisce per punire un padre sindaco e detestato. L'Enrico V ed il Falstaff ispirano un giovane realizzatore ( DRUGSTORE COWBOY ) che in fatto di stile conosce già il suo mestiere. Nuvole basse che corrono nell'Idaho dei nostri incontro alla lunga striscia d'asfalto nero che si perde all'orizzonte. Interni bluastri alla Jarmush, ed il ricordo di James Dean e dei nodi di ALL'EST DELL'EDEN nell'interpretazione dei due giovani, ottimi esordienti.E' tutto brillante, un filo risaputo, puntualmente rinviato all'ideologia gay-edipica di dovere. E terribilmente freddo: le immagini simpaticamente anarchiche e libere (qualcuno ha parlato di Godard) di MY OWN PRIVATE scorrono via sapienti: ma senza lasciare una traccia immensa.