3829 recensioni a vostra disposizione!
   

ARRIVEDERCI RAGAZZI
(AU REVOIR LES ENFANTS)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 22 febbraio 1988
 
di Louis Malle, con Gaspard Manesse, Francine Racette (Francia, 1987)
 
Un cinema dell'infanzia, ma del ripensamento dell'infanzia. E quindi un cinema maturo. Un cinema del ritorno in patria: poiché Louis Malle abitava e lavorava da ormai dieci anni negli Stati Uniti. E questa cronaca di un collegio durante l'Occupazione è il suo modo di tornare a casa.

Anche se il suo soggetto è altamente drammatico ed emotivo (e culmina con un avvenimento che è rimasto impresso da sempre nella memoria del regista, la deportazione di tre suoi compagni di scuola in quanto ebrei) ARRIVEDERCI RAGAZZI è appunto una cronaca: la sua particolarità, la sua eccezionalità (poiché il tema, se vogliamo, quello dell'infanzia innocente che subisce i contraccolpi dell'infamia adulta, è già stato trattato molte volte) risiede nella sua serenità. ARRIVEDERCI RAGAZZI è tutto fuorché un film strappalacrime: nell'uso di ogni elemento espressivo (dalla direzione dei giovani attori - assolutamente perfetta - al tono della fotografia o al genere del montaggio, dall'impostazione della sceneggiatura al taglio voluto per la progressione drammatica) si sente innanzitutto la volontà di mai voler salire di tono. E questo controllo, questa misura, finisce col rendere ancora più accorata e tremenda la constatazione e la protesta.

È curioso, per certi aspetti, che un regista giri a più di cinquant'anni il suo LES 400 COUPS: le è meno che Louis Malle lo giri a questo modo. Poiché privilegiare il tono, l'atmosfera sul soggetto, sul discorso è sempre stata la prerogativa di questo cineasta individualista, per molti elitario, fuori comunque da ogni moda e fazione.

Ispirato e sincero, il film è sicuramente tra le cose più nobili che si siano prodotte in questi tempi di fesserie programmate con l'occhio al botteghino. E tra le più coraggiose: poiché è sicuramente più difficile proporre ad un produttore, o al pubblico, un'iniziativa così "anni cinquanta" che un robocop alla moda. Con tutto ciò, e non è poco, ARRIVEDERCI RAGAZZI arrischia di suscitare reazione contrastanti.

Da un lato la riconoscenza, l'ammirazione, l'emozione per qualcosa di così maturamente sentito ed espresso. Come non riconoscere, ad esempio, l'intelligenza e l'intuizione con la quale sono dipinti i due ragazzi protagonisti? Il pudore - dalla paura alla scontrosità, alla diffidenza, alle prime avvisaglie di un'amicizia che l'uomo renderà impossibile - di un incontro adolescenziale, filmato con ammirevole evidenza. O ancora: la misura (quella che in LACOMBE LUCIEN era stata forse fraintesa, rendendo sul filo dell'ambiguità il discorso sul Collaborazionismo: liquidato qui, con feroce determinazione, nella scena del ristorante) della sequenza della delazione. Che trasforma la polemica, il dramma, in una riflessione ben più tragica e profonda sulla natura dell'uomo, sulla meccanica inesorabile di un condizionamento sociale e storico che lo conducono così elementarmente al Male. O, infine, l'originalità dell'allegoria della caccia al tesoro. Con la foresta, l'elemento naturale nel quale dovrebbero trovarsi a proprio agio, che per i due ragazzi si trasforma in un terrore esistenziale, specchio della degenerazione che li circonda.

Ma, dall'altro, ARRIVEDERCI RAGAZZI ribadisce quanto si sapeva sul suo autore. L'emozione del ricordo autobiografico allontana l'ombra dell'esercizio di stile; ma la costante volontà di smorzare le tinte riporta alla mente un cinema certamente dignitoso, ma anche privo di quelle impennate, di quelle intemperanze (che possono anche essere, come in Bresson, spoglie e rigorose) che conducono talvolta ai cammini imprevedibili del genio.


   Il film in Internet (Google)
  Film dello stesso regista

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda