E non si sono fatti pregare: a partire da quel diritto sacrosanto, Nicolas Cage (PEGGY SUE di Coppola e BIRDY di Parker) si prende qualche libertà. In tema di morale, tanto per cominciare: il buon senso della porta accanto, quello che ci consiglia di non immetterci in senso unico e di lasciar perdere l'amore di gruppo per far durare il matrimonio. O in tema di logica: come il primo Woody Allen, quello di PRENDI I SOLDI E SCAPPA, il nostro rema controcorrente per il suo posto al sole. Poiché sua moglie (ex-poliziotta lei, poiché ex-galeotto lui) è sterile, ruba uno dei gemelli quintupli di un Aiazzone dell'America profonda,. Visto che lui ne ha cinque, e loro nessuno. Poi, già meno logico, organizza un hold-up al grande magazzino per i pannolini.

Ma l'interesse di ARIZONA JUNIOR non si limita alla volontà di dissacrare, di mutare nel bizzarro dell'aneddoto. Tutta l'estetica del film vi concorre: e assieme al credo della borghesia a farne la spesa vi è pure l'iconografia dei giovani. Così tutti i miti di recente successo, un Mad Max, vendicatore tremendo naturalmente in moto, che spara su leprotti ed incendia margheritine.

Uno dopo l'altro, tutti quei bei vezzi, culturali dapprima, consumistici in seguito, che hanno reso felice i cinematografari da EASY RIDER in poi: la road-movie, la soap-opera dei fratelli Marx, il carcerario (già passabilmente sfottuto da Benigni, grazie a Jarmusch), il cartoon con frenata ad un millimetro dal precipizio . E l'iconografia alla PARIS TEXAS, con campionario di tramonti, motel e supermercati.

RAISING ARIZONA è un regolamento dei conti dell'industria (poiché nato per far soldi, su questo non ci piove) con l'industria; dell'ingegno (quello nuovo) con l'ingegno (quello vecchio, poiché dell'altro ieri). Del piacere di far cinema con ... (e qui ognuno aggiunga il titolo che per l'ultima volta l'ha fatto giurare di non entrare mai più in una sala cinematografica) ."