Dalle primissime immagini del film (le punte dei grattaceli che ci vengono incontro: ma di notte, nel silenzio, come fantasmi inghirlandati di neon) sappiamo ciò che sapevamo dai tempi di BLADE RUNNER: nessuno è capace di filmare la città come Ridley Scott. E di farcene sentire al tempo stesso la decadenza e la vitalità, la perversione ed il fascino. Fino a trasformarla in un mostro proiettato in un futuro già nostro, riconoscibile ed immaginato.Il poliziotto giovane che assomiglia a Marlon Brando s'innamora della milionaria giovane che assomiglia a Faye Dunaway: deve proteggerla, ci va a letto, ma torna in famiglia. L'attrazione fatale del cinema che tira ha coinvolto anche Scott: che dopo l'insuccesso di LEGEND doveva ovviamente risalire la china delle quotazioni al box-office. Il film è moraleggiante (come s'usa per concorrere agli oscar) e sontuoso: girato con una sensibilità a fior di pelle per gli ambiente, le luci, i colori, il montaggio, delizierà tutti coloro che possono permettersi di trovare eccitante la lush life.Ed irriterà coloro che la ritengono futile.
Desolatamente superficiale e straordinariamente barocco, SOMEONE TO WATCH è il tipico film da criticare oggi e ricordare domani: come quell'inquadratura ripresa da terra, una portiera che si spalanca, un paio di gambe mozzafiato, i flash dei fotografi, i due splendidi (Tom e Mimi, che coppia!) che avanzano. Come Sting che interpreta Someone To Watch Over Me.
CHI PROTEGGE IL TESTIMONE ha qualche aspetto un po' scemo: ma se siete golosi di tutto ciò che è new look e ve lo lasciate scappare, non date la colpa al sottoscritto.