BIRDY - LE ALI DELLA LIBERTÀ (BIRDY) |
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di Alan Parker, con Matthew Modine, Nicolas Cage, Karen Young
(Stati Uniti, 1985)
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Ovazionato nel maggio scorso a Cannes, BIRDY è il film più onesto di un regista (Midnight Express, The Wall) sopravvalutato e sensazionalistico. Birdy riprende due temi che il cinema ha privilegiato più volte, la liberazione attraverso il sogno di Icaro, e il trauma dei reduci di guerra americani. È il primo di questi due aspetti che conferisce al film di Parker la grazia che sedurrà il pubblico: servita da due giovani esordienti di grande talento, tutta la parte che descrive gli entusiasmi giovanili, l'amicizia (virile, ai confini dell'omosessualità, una ricetta infallibile) fra i due, i rapporti con le ragazze, con i genitori, con l'ambiente e, naturalmente, i tentativi comico-poetici di volare è impregnata non solo di humour ma anche di nostalgia e di affetto. Più laboriose, purtroppo, le descrizioni del Vietnam, dei traumi dovuti alla violenza, della paccottiglia psicologica, le sedute terapeutiche nella casa di cura. E la costruzione in flashback. Birdy è un film simpatico che nessuno rimpiangerà di aver visto, E "fatto" bene, ammesso che questo significhi più di tanto. Brewster Mc Cloud, di Robert Altman The Other di Robert Mulligan o la Foresta di smeraldo di John Boorman (che vi consigliamo di non mancare in questi giorni) sono dei film nei quali lo spettatore, assieme ai protagonisti, riesce a librarsi al disopra delle cose terrene. Non Birdy: per quanti sforzi faccia, Parker rimane un regista incollato al suolo.
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
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