Assieme a RITORNO AL FUTURO questa è la sola pellicola a contendere a RAMBO il successo al box-office. Ciò dovrebbe bastarci per accordare la nostra simpatia a questo ennesimo omaggio del cinema al patrimonio del nostro immaginario: la fontana dell'eterna giovinezza. COCOON inserisce fra le sue trovate fantascientifiche (molto extraterrestri, come il compito di rendere "magica" l'acqua di una piscina nella quale vanno a risuscitare gli ospiti di una casa per anziani) quel tema di sempre. Lo fa con garbo e misura, buona recitazione come sempre a Hollywood, e senza prendersi troppo sul serio. Il che, con l'aria che tira, non guasta.
Più del film stesso, interessa forse maggiormente notare quale sia la chiave del successo sul mercato dei popcorn: tanto BACK TO THE FUTURE quanto COCOON coniugano le loro fantasticherie (molte meno costose di una volta, tanto la gente accorre egualmente) in un universo di grigiore quotidiano. È la formula, inutile cercare lontano, di Spielberg: e se stasera ti spunta un marziano dietro l'angolo mentre passeggi il cane?
Il guaio di tutto ciò è che il grigiore quotidiano si trasformi in insipienza registica, scarsità d'invenzione, conformismo e timore di dar fastidio a chicchessia.