E' da più di dieci anni che il regista cecoslovacco, naturalizzato americano, cerca di portare sugli schermi la celebre commedia musicale. Ci è riuscito soltanto ora, grazie ai soldi guadagnati (meritatamente) col successo di QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL CUCULO. Qualcuno, anche, dice che è un'operazione che sa di muffa. HAIR, dicono, era il nudo, le parolacce, gli hippies, ma soprattutto il Vietnam di prima del Sessantotto. Dieci anni dopo, alle prime tre cose ci abbiamo fatto altro che il callo. Sull'ultima, abbiamo le idee in chiaro. Di conseguenza, il messaggio dissacrante e liberatorio della commedia di allora, e quello d'amore dei giovani coi fiori in Central Park, sarebbe ormai relegato nel cassetto delle foto ingiallite. Confesso di non capire queste reazioni. Il film di Milos Forman sarebbe vecchio solo in un caso: che vecchio fosse il suo modo di fare del cinema. Ora, al contrario, le immagini di HAIR sono una costante, freschissima fonte di piacere. Pochi, nella storia del cinema, hanno saputo alleare suoni e immagini come l'autore di TAKING OFF. Pochi hanno saputo aggiungere all'arte della commedia musicale qualcosa di ulteriore: la lucidità di uno sguardo critico sulla società nella quale viviamo. HAIR un film vecchio ? L'ho visto con mio figlio, che ha quattordici anni e un inizio di spirito critico. Seguiva incantato e ammirato, come se quei giovani fossero i suoi, quelli di oggi. Ed infatti non vedo perché sarebbe invecchiato il discorso di HAIR, in cosa sarebbero cambiati i militari ottusi, gli affaristi al potere, i giovani contestatari. E' uno dei grandi musical della storia del cinema, forse il più brillante dai tempi di WEST SIDE STORY e il più intelligente da quelli di CABARET. Basandosi sulla collaborazione della grande Twyla Tharp, erede della tradizione coreografica americana ed associata all'American Ballet, Forman crea uno spettacolo mozzafiato. I suoni e le immagini del suo film si accostano con una grazia incantevole. Il ritmo intero del film acquista così una freschezza costante, che Forman mette al servizio del proprio spirito satirico. Una sequenza come quella degli hippies che irrompono nella festa degli aristocratici in abito da sera rimarrà senza dubbio memorabile: fiaba e realtà, magia e riflessione si uniscono in uno spettacolo totale. HAIR è cinema puro, inteso come costante invenzione e come piacere di lasciarsi andare a questa invenzione, che ogni appassionato dello schermo non potrà non godere. E' il musical pacifista per eccellenza, la trascrizione di un'epoca, espressa con un'originalità evidente. E se questo è cinema vecchio, ben venga la senilità. In attesa dei giovani.