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I film sui giovani, ambiente dei «college», foruncoli sui nasi dei ragazzini e adolescenti bionde alla Doris Day, possibilmente retro (anni cinquanta, massimo sessanta) hanno successo negli Stati Uniti. Basti dire che questo Animai House è in testa agli incassi cinematografici americani, e scusate se è poco in un'epoca di colossi da venti milioni di dollari.

Animai House non è girato da un regista celebre, come il George Lucas di American Graffiti, e non ha attori celebri, come il tristemente celebre travoltiano Grease. Se non è all'altezza del primo, è però di gran lunga preferibile al secondo. American Graffiti, che si sta ormai affermando come il capostipite insuperato del genere, era qualcosa di più di un semplice divertimento goliardico. Era uno spaccato di vita americana di provincia, un momento di riflessione, di critica intrisa di malinconia con quel sottofondo vivo e genuino dell'ambiente che è una caratteristica del cinema americano.

Al polo opposto, dei film come Grease: nei quali l'illustrazione, oltre tutto modesta, nasce soltanto in funzione della musica.

Animai House si situa a mezza strada: c'è il rock e gli scherzi goliardici. Ma il tutto è condotto con fantasia, con senso del ritmo cinematografico, e con una scelta intelligente dei personaggi, un cast invidiabile. Non c'è una grande analisi sociale o umana. Ma con un ritmo ispirato ai cartoni animati (non per nulla il motivo della Pantera rosa è costantemente pasticciato in sottofondo) il divertimento è di classe..

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Films about young people, a "college" environment, boils on the noses of young boys and blonde teenagers à la Doris Day, possibly retro (fifties, sixties at the latest) are successful in the United States. Suffice it to say that this Animai House is at the top of the American box office, and sorry if that's not enough in an era of twenty million dollar giants.

Animai House is not shot by a famous director, like American Graffiti's George Lucas, and it doesn't have famous actors, like the sadly famous Grease. If it doesn't measure up to the former, it is far preferable to the latter. American Graffiti, which is now establishing itself as the unsurpassed masterpiece of the genre, was more than just goliardic fun. It was a cross-section of provincial American life, a moment of reflection, of criticism steeped in melancholy with that lively and genuine background of the environment that is a characteristic of American cinema.

At the opposite pole, films like Grease: in which the illustration, moreover modest, is only a function of the music.

Animai House is somewhere in between: there is rock and goliardic jokes. But the whole thing is conducted with imagination, with a sense of cinematic rhythm, and with an intelligent choice of characters, an enviable cast. There is no great social or human analysis. But with a cartoon-inspired rhythm (not for nothing is the Pink Panther motif constantly mucked up in the background) the fun is classy...

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