3826 recensioni a vostra disposizione!
   

IL MASSACRO DI KAFR QASIM
(KAFR KASEM)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 17 marzo 1977
 
di Borhan Alaouié, con Abdallah Abbassi, Ahmad Ajub, Salim Sabri (Libano - Siria, 1975)

KAFR KASEM è il primo lungometraggio (apparso nel 1975), serio, tecnicamente ineccepibile che si sia visto sula causa palestinese. E' basato su un fatto autentico: nel 1956, dopo la nazionalizzazione del canale di Suez, Inghilterra, Francia e Israele decidono di attacare l'Egitto. Israele, che desidera mantenere nella massima calma il fronte giordano, decide di instaurare il coprifuoco nel villaggio a partire dalle cinque di sera. Decisione presa con effetto immediato: il 29 ottobre gli abitanti di Kafr Kasem non saranno avvisati tutti a tempo. 49 abitanti per la maggior parte operai arabi di ritorno dal lavoro nei kibbutz, cadranno sotto il fuoco dei militari israeliani. Le autorità tentarono in seguito di soffocare la faccenda. Ma, in seguito a pressioni dell'opinione pubblica, il governo fu obbligato a processare undici militari. Pene leggerissime furono comminate agli autori materiali del massacro.


KAFR KASEMè un film militante, di lotta. Antisionista, non antisemita. Basato su due momenti "forti" (il celebre discorso di Nasser che annuncia la nazionalizzazione, ed il massacro): traccia con chiarezza, ma anche con sensibilità, quella che è la vita nel villaggio (ricostruito, per esigenze cinematografiche, in territorio siriano), la divisione dei palestinesi (i nasseriani, i comunisti divisi nelle diverse tendenze, i filo-israeliani, ecc.) e la progressiva presa di coscienza politica e civile della popolazione. Fino al bagno di sangue finale, dipinto con secca efficacia, quasi documentaristico: da un lato le decisioni dei militari ("niente feriti, niente prigionieri, Iddio li accolga"), dall'altro il poema ispirato al massacro ("lasciami attingere la mia voce nelle mie piaghe, aiutami ad odiare, dell'odio che affonda le sue radici nel mio cuore..."). E' l'invito alla lotta palestinese, a non voler mai dimenticare.


Il film non è privo di un certo schematismo, tutti i buoni da una parte, ed i cattivi dall'altra. I rapporti tra gli ebrei e gli arabi non sono mai chiariti, scarsi sono i momenti nei quali i due popoli sono mostrati in contatto fra di loro. E la logica spietata che guida al massacro non è sempre spiegata. Ma rimane, film per gli arabi fatto per gli arabi, un oggetto cinematografico nel suo gnere esemplare.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO