3828 recensioni a vostra disposizione!
   

COGNOME E NOME: LACOMBE LUCIEN
(LACOMBE LUCIEN)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 25 settembre 1975
 
di Louis Malle, con Pierre Blaise, Aurore Clément, Holger Löwenadler, Ave Ninchi (Francia, 1974)
LACOMBE LUCIEN avrebbe potuto essere un grande film, mentre è solo un buon film. L'idea di base della sceneggiatura ne aveva le premesse: mostrare la scelta, durante gli anni dello sbarco in Normandia, di un giovane contadino del Sud-ovest della Francia per la collaborazione coi nazisti. Scelta, che Malle vuol estendere evidentemente a molti suoi compatrioti, avvenuta non per convinzione politica, morale o sentimentale, ma per semplice indifferenza, lassismo, ignoranza. Lucien si lega alla Gestapo per caso, allo stesso modo avrebbe potuto aderire alla Resistenza, se solo il responsabile del paese non gli avesse detto di essere troppo giovane.

Malle imposta tutto il suo film su questa indifferenza, più o meno motivata dalle condizioni ambientali, sociali ed ereditarie.

Essendo uomo di gusto e d'intelligenza anche il suo film è misurato, pensato, e possiede qualche pagina vibrante (in genere, le sequenze che mettono a confronto il primitivismo di Lucien con la profonda umanità del sarto ebreo, e che l'attore svedese Holger Lowenadler eleva a momenti maggiori dell'opera). Ma Malle è anche un regista che non possiede uno stile uniforme, una scrittura cinematografica precisa che indirizzi le proprie opere su dei significati razionali e conseguenti. LACOMBE LUCIEN è la dimostrazione di come gusto e intelligenza non bastino ad elevare un film a livelli eccezionali: la lentezza non sempre si trasfigura in grandezza drammatica, uno sguardo neutro non necessariamente diventa imparziale, contemplativo o esemplare. Può anche essere, più modestamente, segno di spassionata impotenza espressiva.

Un Bresson avrebbe potuto osservare questo dramma contadino elevato a dramma nazionale, con l'occhio dell'indifferenza (apparente). Ma le immagini di Bresson si costruiscono su una impalcatura strutturale che quelle di Malle ignorano. Così le immagini finiscono per dettare, come è logico, anche l'ambiguità del risultato ideologico: senza definire LACOMBE LUCIEN addirittura un film fascista, come hanno fatto alcuni, senza pretendere una denuncia vibrante in nome di certe verità storiche ineluttabili (che non era nella l'intenzione dell'autore), non si può non osservare come il discorso del regista finisca per diventare confuso. E non perché confuse sono le idee del protagonista, ma perché confusa è la scrittura di Malle. Gira e rigira, si ritorna sempre a quel punto.


   Il film in Internet (Google)
  Film dello stesso regista

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda