ORIZZONTI DI GLORIA (PATHS OF GLORY) |
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di Stanley Kubrick, con Kirk Douglas, Ralph Meeker, Adolphe Menjou, George Macready
(Stati Uniti, 1957)
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Dopo dieci anni di un divieto assurdo, ritorna il più grande film antimilitarista del dopo guerra, assieme a FOR THE KING AND THE COUNTRY di Joseph Losey. Più che di antimilitarismo si tratta di fatto della tragedia dello spirito di casta, dell'egoismo della presunzione, dell'ignoranza e della crudeltà. Una formidabile lezione di umanità che nasce, come in tutto il grande cinema, dalla perizia del linguaggio cinematografico di Stanley Kubrick (2001:ODISSEA NELLO SPAZIO) che proprio con questo film, nel 1957 s'imponeva come uno dei maggiori registi del nuovo cinema americano. Uno stile asciutto, dal tono documentaristico, che dona al racconto una straordinaria carica di efficacia e di verità, una tensione emotiva che nessun furore descrittivo potrebbe eguagliare. In questa storia di un generale che fa sparare sulle proprie truppe perché non possono avanzare, e che in seguito fa fucilare tre soldati scelti a caso per "dare l'esempio", malgrado il desiderio di uniformare al massimo lo stile delle immagini, spicca egualmente una sequenza esemplare. La lunga, interminabile carrellata indietro, presa dal basso, del generale che avanza nelle trincee, per ispezionare le truppe. Un esempio mirabile di concisione e di efficacia descrittiva. Un giudizio morale espresso grazie al valore egualmente morale di uno sguardo cinematografico.
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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