Con l'acqua (del fiume, della pioggia, del rituale domestico) a fare da filo conduttore, questo film coraggioso (le riprese sono state costantemente minacciate dai gruppi fondamentalisti; dimostrando che non sono bastati 70 anni da allora) è un atto di rivolta diretto ed estremamente efficace nella sua capacità di esplorare con delicatezza l'intimità dei personaggi per sfociare con veemenza nella denuncia politica. Anche se dell'uso della (bella) fotografia, di certi risvolti drammaturgici (specie nel finale) si avrebbe a ridire, è la sensibilità, la disperata forza emotiva di WATER che finisce per imporsi. E sulla quali sarebbe soltanto meschino disquisire.