Costruito con precisione professionale, con attori ben diretti (l'Oscar di qualche giorno fa è andato al sergente nero e cattivo, ma la più brava è Debra Winger, ne risentiremo parlare) UFFICIALE E GENTILUOMO si inserisce perfettamente nel grande tema di sempre del cinema americano. L'apertura verso il futuro, l'aspirazione alle nuove frontiere, la fiducia nel successo che apre le vie non solo all'emancipazione sociale ma, soprattutto, a quella esistenziale e persino sentimentale. Da Griffith a John Ford e a Sidney Pollack, quando sorretta dal talento o dal genio, questa filosofia fondamentale della società americana ha dato al cinema momenti indimenticabili. Quando, come qui, è trattata un po' alla buona, produce due tipi di reazione. Irritazione o patetismo, a seconda dell'umore della serata.