Filmselezione - Il cinema visto da Fabio Fumagalli



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SALAM CINEMA

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Data della recensione: 23 maggio 1995

di Mohsen Makhmalbaf, con Azadeh Zangeneh, Maryam Keyhan, Feyzolah Ghashgai (Iran, 1995)

Il celebre regista iraniano Mohsen Makhmalbaf vuole girare un film dedicato al centenario del cinema. Pubblica quindi sui giornali di Teheran un annuncio, mediante il quale cerca cento comparse. Prepara mille formulari per i candidati, ma per lo meno cinquemila persone si presentano! Quando i cancelli degli studi cinematografici si aprono, è ressa grande: alcuni candidati sono calpestati dalla folla, alcuni perfino vengono feriti. All'interno dello studio, seduto dietro una scrivania, Makhmalbaf lascia sfilare i candidati. Uno dopo l'altro, a volte scrutandoli in gruppi, il cineasta interroga, decine di persone, un autentico compendio della società iraniana contemporanea: degli operai, degli intellettuali, degli studenti, dei ragazzi, e, soprattutto, delle donne. Il regista li tempesta di domande in merito ai motivi che li conducono verso il cinema, con un'insistenza che a volte ricorda un interrogatorio di polizia: "Perché volete ad ogni costo recitare? Perché siete pronti a tutto per vedervi sullo schermo? Sareste capaci di ridere a comando? E di piangere?...". Una donna lo accusa di torturare i candidati, e allora il cineasta la invita a sedersi al suo posto; e la donna si rivela ancora più dura di lui.

Attraverso il dispositivo trappola e implacabile dell'interrogatorio, Makhmalbaf riesce a svelare i lati intimi di persone che, per solito, tacciono o si nascondono. Secondo il parere di Jean-Michel Frodon, critico di "Le Monde ", questo procedimento scelto si "spiega in parte con il funzionamento attuale di una società che di per se stessa, si appoggia completamente su una messa in scena basata sul rispetto delle regole, l'utilizzo delle finzioni, la rappresentazione complessa delle apparenze. E in questo modo, parlando di sé, il cinema descrive il mondo".

Appassionante studio dedicato al cinema e al potere, Salam Cinema, presentato nella sezione Un certain regard a Cannes nella versione breve, verrà proiettato a Locarno nella sua versione integrale (tre ore).

Il film in Internet (Google)