di Pan Nalin, con Shawn Ku, Christy Chung, Neelesha Bavora
(India, 2002)
Negli splendori remoti del Ladakh un giovane monaco passa dai rigori dell'ascetismo ai vigori della sessualità. SAMSARA di Pan Nalin è anche la tentazione di panoramiche immense e stormi di avvoltoi che si stagliano su ineguagliabili trasparenze: ma questa curiosa opera prima di un cineasta indiano non è soltanto un rifacimento dell'HIMALAYA di successo che conoscete. L'itinerario dalle vertigini raffinate della spiritualità a quelle un po' più voyeuristiche dell'erotismo si svolge con sensibilità; ed una riflessione su un incontro rinnovato con il proprio corpo che non è banalmente estetico. Ad illuminare un villaggio di un concerto di lanterne, organizzare il sapiente chiaroscuro dei templi buddisti concorre poi, altra gradevole sorpresa, la nostra Petra Barchi: che tra un apprendistato americano ed un'ambientazione giapponese ricreata alla Pandora Film di Colonia si sta ritagliando un itinerario tutto suo di scenografa internazionale.