Docu-fiction ormai entrato nella leggenda. Fra le riflessioni che, a partire da NUIT ET BRUILLARDS guardano al presente per parlarci del passato; senza ricorrere alle sue icone, ormai anestetizzate dagli eccessi mediatici. Rithy Panh mette così a confronto i rari sopravvissuti, i martiri della strage immane perpetrata da Pol Pot fra il 1975 e 1979 con i carnefici di allora.
Cinema che sa ricreare, per rimontarlo e imprimerlo così per sempre nella nostra memoria, il calco imprescindibile del tempo. Poche immagini dell'epoca; poche testimonianze. La riflessione sull'assenza della colpevolezza. La polvere di ciò che rimane, e il gesto. In quegli spazi assai più che allusivi da parte dei sorprendentemente numerosi carnefici ancora in circolazione. Parlano, spiegano: poiché parlare fa parte - se non di una esternazione del rimorso - della liberazione che offre la rimozione.