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di Wang Shuo, con Feng Xiaogang, Hu Xiaopei, Xu Fan
(Cina, 2000)
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Pardo d'oro a Locarno 2000 |
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L'impossibile "amicizia" fra un padre vedovo ed il figlio: mai cresciuto, il primo, precocemente svezzato alle furbizie della vita il secondo. In effetti, moderna, paradossale riflessione sull'autorità ed il rispetto. Rispetto per paura o per comprensione; dalla famiglia allo stato, la metafora è più che evidente. Firmata da uno scrittore bandito (et pour cause...) in patria, da un protagonista clamoroso della cultura cinese contemporanea ("preferiscono che scriva dei libri; meglio, se mai pubblicati"), una commedia sovversiva e disincantata, ma non priva di tenerezza sui rapporti con le nuove generazioni. Da parte di un sistema vissuto sotto la tutela dello stato. Un primo (e unico?) film che rivela l'imprevedibile inventiva di uno sguardo cinematografico: assurdo, iconoclasta, capace di passare dal privato al politico fattosi paradosso. Originale e spregiudicato, graffiante e lirico, una riflessione moderna sui condizionamenti pubblici e privati. In un'epoca dominata dai rapporti di forza. Pardo d'Oro a Locarno 2000.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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